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Intelligenza artificiale decentralizzata: la prossima grande sfida del mondo cripto?
È molto probabile che il 2023 venga ricordato come l’anno dell’esplosione dei chatbot basati sull’intelligenza artificiale. Considerato il livello di inserimento di ChatGPT in molti settori dell’economia e la corsa delle principali aziende tecnologiche per il lancio di un prodotto alternativo, è ormai evidente come l’uso dei modelli linguistici LLM per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale abbia conquistato un ruolo determinante a livello globale. Un’area simbolo dell’innovazione tecnologica come quella delle criptovalute non poteva certo lasciarsi sfuggire l’enorme potenziale di prodotti come ChatGPT e sono molti i ricercatori che stanno già indagando sul modo migliore per sfruttarli.
Basta dare un’occhiata al gran numero di progetti che puntano alla creazione di un’intelligenza artificiale basata sulla blockchain: si sono moltiplicati dopo l’arrivo di ChatGPT e possono contare sul lavoro di sviluppatori e startup con l’obiettivo di lanciare servizi di IA decentralizzati. Anche il mercato sembra essersi accorto della tendenza, come evidente dall’aumento del prezzo delle numerose criptovalute collegate all’intelligenza artificiale, con una pioggia di investimenti sulle piattaforme che potrebbero raggiungere il successo.
Considerando la tendenza del mondo delle criptovalute a spostarsi “seguendo le mode”, è molto probabile che la maggior parte delle piattaforme incentrate sull’IA ed emerse recentemente non abbia alcun futuro. Nonostante ciò, dal momento che non vi sono dubbi sul fatto che l’intelligenza artificiale e le criptomonete siano tecnologie che si consolideranno nel tempo, prima o poi verrà lanciata una combinazione delle due che si rivelerà particolarmente efficace.
Perché è probabile che i token di IA non abbiano nulla in comune con ChatGPT?
La febbre per l’intelligenza artificiale scoppiata quest’anno ricorda molto da vicino l’entusiasmo per la blockchain e le criptovalute diffuso nel 2017. Sono stati in molti ad approfittare del momento, come nel caso della Long Island Iced Tea Corp. che ha modificato il proprio nome in Long Island Blockchain Corp., facendo schizzare alle stelle il prezzo delle sue azioni. Come è facile immaginare, l’azienda aveva ben poco a che fare con la blockchain e tre dei suoi dirigenti sono stati accusati di insider trading per il cambio di nome.
Tornando al 2023, la mania per ChatGPT ha contribuito a creare un’atmosfera in cui qualsiasi criptovaluta collegata all’IA può sperare di ottenere profitti superiori alla media, almeno per un periodo di tempo.
Ad esempio, la categoria dei token “Artificial Intelligence (AI)” su CoinGecko è passata dal non esistere fino a gennaio di quest’anno all’essere la 32a categoria più importante per giro d’affari (su un totale di 101). Ha inoltre registrato un aumento dei profitti nelle ultime settimane, con alcune delle sue monete che hanno ottenuto guadagni a due cifre.
Ecco una breve lista con alcuni dei network che hanno avuto maggior successo.
- SingularityNET (AGIX): +28% nell’ultimo mese e +473% nell’ultimo anno.
- ai (FET): +327% dall’inizio del 2023.
- Ocean Protocol (OCEAN): +125,4% dall’inizio del 2023.
- Artificial Liquid Intelligence (ALI): +337% dall’inizio del 2023.
- inSure DeFi (SURE): +39% in una settimana e +63% dall’inizio del 2023.
Nonostante i dati siano impressionanti, si tratta solo della punta dell’iceberg. È bene chiarire che pochissime delle criptovalute e delle piattaforme contenute nella categoria dell’intelligenza artificiale di CoinGecko hanno davvero qualcosa in comune con ChatGPT o con qualsiasi altra IA basata su LLM. Molte di queste usano l’IA in modo marginale, limitandosi a sfruttare gli algoritmi e/o i software di apprendimento per effettuare le loro operazioni, mentre altre forniscono servizi che effettivamente supportano le applicazioni di IA.
Ad esempio, Ocean Protocol è un mercato basato sulla blockchain per dati che potrebbero essere utilizzati dagli sviluppatori per creare chatbot e IA. inSure DeFi è invece una piattaforma di assicurazione decentralizzata che sfrutta i software di apprendimento per supportare l’elaborazione delle richieste di risarcimento. Queste applicazioni dell’intelligenza artificiale stanno diventano sempre più comuni nel mondo altamente digitalizzato in cui viviamo, con aziende del calibro di JPMorgan e Walmart che sfruttano queste tecnologie per compiere attività diverse tra loro.
In altre parole, molti dei cosiddetti token d’intelligenza artificiale non fanno nulla di speciale o che molte altre aziende tradizionali non abbiano già fatto. Proprio per questa ragione, molti esperti e osservatori ritengono che la situazione peggiorerà ulteriormente con l’arrivo di nuove monete post ChatGPT che punteranno a sfruttare il mercato per ottenere grandi profitti.
Fonte: Twitter
In generale, è bene riflettere e cercare informazioni accurate prima di investire su qualsiasi criptovaluta che abbia il suffisso “GPT”. Il mercato è invaso da questo tipo di progetti e, sebbene una piccola percentuale dei token con “GPT” nel nome sia affidabile, la maggioranza di questi nasconde un sistema per guadagnare in fretta a danno degli utenti o un progetto troppo ambizioso per essere messo in pratica.
Combinare criptovalute e intelligenza artificiale? Alcuni sviluppatori fanno sul serio
Nonostante la rete sia stata invasa da criptovalute ispirate all’IA e dalla dubbia origine, alcuni progetti sembrano puntare seriamente alla fusione della tecnologia di blockchain con l’intelligenza artificiale. Questi includono alcuni dei network contenuti nella categoria IA di CoinGecko e molti di loro sono precedenti al lancio di ChatGPT.
Ad esempio, la già menzionata SingularityNET è una piattaforma basata sulla blockchain che punta a unire vari algoritmi e IA in un sistema decentralizzato. Il suo obiettivo è sviluppare un’intelligenza artificiale forte (AGI), ovvero il sogno di tutti i ricercatori che operano in questo settore.
Fonte: Twitter
Fetch.ai funziona in modo simile, è un mercato decentralizzato per servizi e prodotti di IA. Consente di usare il token nativo FET per pagare l’autonomazione di attività di vario tipo, dalla comunicazione peer-to-peer al controllo del consumo energetico. Come si intuisce dal tweet in alto, può utilizzare gli smart contract per eseguire delle azioni per conto delle IA, un elemento che potrebbe rivelarsi fondamentale per l’integrazione di bot in stile ChatGPT nei sistemi di blockchain e criptovalute.
Al di là delle piattaforme cripto-IA già esistenti, sono molti gli sviluppatori che hanno deciso di dedicarsi alla creazione di applicazioni relative all’intelligenza artificiale. Recentemente, l’informatico della Drexel University (e sviluppatore di Terra Luna Classic), Edward Kim, ha pubblicato un articolo online in cui ha rivelato di stare lavorando a una blockchain con un’applicazione di apprendimento che decentralizza il potenziale dell’IA. Questa applicazione associa i nodi di validazione a GPU potenti che consentono l’accesso a modelli di apprendimento meccanico a chiunque interagisca con la blockchain, in modo da estendere l’accesso agli strumenti di IA.
Come Kim ricorda sul suo blog, si tratta di un progetto senza garanzia di successo, anche se è innegabile che in caso di esito positivo, il potenziale di Terra Luna Classic crescerà enormemente. Potremmo dire lo stesso per i numerosi tentativi che puntano verso questa direzione, combinando blockchain e intelligenza artificiale; del resto, è ormai evidente che l’IA occuperà un ruolo centrale nelle nostre vite in un futuro non troppo lontano, per cui l’industria delle criptovalute dovrà escogitare il modo migliore per integrarle.